Prima di lasciarvi leggere l’articolo sono tenuta ad informarvi che io sono assolutamente di parte nel descrivere questa città: è una delle poche per cui sono disposta ad infrangere la mia regola di non tornare nei luoghi che ho già visto (sai… la vita è breve ed il mondo è grande).
Sofia è la capitale d’Europa che più ho amato, nonostante a primo impatto possa sembrare che non abbia nulla di eccelso.
Certo, se cerchiamo l’arte e la storia faremo meglio a guardarci intorno o a superare il confine francese, se cerchiamo la metropoli sarebbe il caso di attraversare il canale della manica ed approdare nell’isola europea meno europea che esista, ma se stiamo cercando un luogo vivo ed autentico, con le sue storie, i suoi equilibri e le sue fragilità, allora Sofia non ci lascerà delusi.
Nelle sue strade vige un armonioso contrasto tra cura e degrado, tra slanci artistici ed architettura sovietica;
ho avuto l’impressione di avere davanti una città che combatte per la bellezza, che è consapevole dei suoi difetti, ma non si stanca di esaltare i pregi.
Come per tutti i paesi balcanici, la sua personalità è imprescindibile dalla sua storia, soprattutto a causa della sua posizione strategica nel mezzo dei Balcani; per questo vi consigli di leggere “Sofia e dintorni” di Simonetta Di Zanutto e “A Est dell’Occidente” di Miroslav Penkov.
Un pò di storia di Sofia:
Fondata nel VII secolo a.C., è la terza capitale più antica d’Europa (dopo Atene e Roma); nel corso della storia fu chiamata Sardica, Triadiza, Sredec (СРѢДЄЦЪ) e venne rinominata Sofia (che significa “saggezza” in greco) solo nel 1376.
Oggi mete di vacanza, ieri unico rifugio in Europa: nel 1941 si rifiutò di consegnare gli ebrei bulgari nelle mani dei nazisti, salvando più di 48.000 vite.
Bulgaria in pillole
- In Bulgaria le persone scuotono la testa per dire si (Da) ed annuiscono per dire no (Ne); in realtà ad oggi i più giovani si sono adeguati al “sistema internazionale”, di conseguenza alcune persone annuiscono per dire si, altre per dire no e sostanzialmente rassegnatevi all’idea che non saprete mai decifrare il loro linguaggio corporeo… altro che codice di Amurabi.
- Il simbolo Ж non significa “attenti ai ragni”, ma indica il bagno delle donne (živěte è una lettera dell’alfabeto cirillico)
- La moneta utilizzata sono i Leva che tradotto significa leoni; troverete questo animale ovunque in città, anche perchè la rappresenta dall’epoca medioevale.
- Sofia fu costruita su un territorio ricchissimo di sorgenti termali: potrete bere l’acqua sulfurea, nota per essere terapeutica, che sgorga a circa 40° dalle fontane pubbliche, come quelle presenti alle spalle dell’Edificio delle Terme Municipali. Qui gli abitanti riempiono le taniche o passano a scaldarsi le mani ed è sempre affascinante osservare tutto questo affaccendarsi!
- Gli squatting Bar o Klek shops sono piccoli negozi seminterrati dove è possibile comprare sigarette, birre, liquori, caffè o caramelle; Kleck è la parola bulgara per dire ginocchio, secondo me è onomatopeica e corrisponde al suono che emettono le articolazioni ogni volta in cui decidi di fare acquisti da loro. La loro storia inizia dopo la caduta del comunismo in Bulgaria nel 1989: la legalizzazione della proprietà privata e della produzione ha permesso ai bulgari di avviare la propria attività, ma gli affitti di spazi commerciali erano alti e la situazione sociale ed economica era complessa.
Molte persone dovettero escogitare modi creativi (più o meno legali) per guadagnarsi da vivere e di conseguenza coloro che avevano un seminterrato a livello stradale lo riempivano fino in cima con sigarette e alcol, proclamandosi orgogliosi proprietari di un negozio.
- In ogni cucina bulgara presente il Chushkopek (Чушкопек), un apparecchio autoctono per arrostire peperoni, melanzane, patate o altre verdure generalmente utilizzate nelle insalate.
- I bulgari hanno il loro modo di superare gli hangover e la loro ricetta magica è shkembe chorba, zuppa di trippa con latte e spezie servita con aceto aglio e peperoncino
Trasporti pubblici a Sofia Bulgaria
Il biglietto costa 1,6 Leva (circa 0,81€) e può essere pagato direttamente a bordo dei bus. La linea blu della metro porta direttamente all’aeroporto e i taxi possono essere fermati ovunque alzando un braccio. Ogni taxi dovrebbe indicare sullo sportello del passeggero il prezzo per km per il giorno e per la notte. Il costo di una corsa in taxi dal centro all’aeroporto è circa 20 Leva, mentre dalla stazione centrale al centro circa 7 leva. (in ogni caso chiedete prima di salire).
P.S. SCAM ALERT Come in tutti i paesi del mondo, soprattutto in quelli non particolarmente famosi per la fiorente economia, state attenti ai tassisti. Noi l’ultima sera non ce la siamo vista particolarmente bella, perciò occhio!
Qualche indicazione sui prezzi standard a Sofia Bulgaria
- Le sigarette costano 5-7 leva (2,5/3,5€) , il tabacco 7-12 (3,5/6€)
- Birra: 1-2 leva nei negozi e 2-5 leva nei bar
- Caffè-Tè: 1-3 leva (0,50/1,5€)
- Panini: 4-10 leva (da provare “Princessa” e “job”) (2/5€)
- Zuppe: 2-6 leva (da provare “Shkembe chorba” e “Tarator”) (1/3€)
- Insalate: 5-10 leva (2,50/5€)
- Acqua minerale: 1 leva (0,50€)
Delucidazioni alcoliche
La Rakia è il liquore nazionale, ottenuto da frutti fermentati. Solitamente viene fatta in casa (anche se non è legale) e raggiunge facilmente i 50° fino ad arrivare ai 70°. A differenza delle usanze italiane, solitamente si beve a inizio pasto: Quando ci si siede a tavola infatti, si inizia solitamente con un’insalata (shopska, l’antipasto più famoso del paese) e un bicchierino di Rakia.
Boza: bevanda derivante da segale, frumento e miglio, dalla consistenza molto densa. La si beve molto a colazione e si sposa perfettamente con un pezzo di banitsa (ricetta a base di formaggio locale).
Sono sicura che esistono anche altri liquori o distillati tradizionali, ma sfortunatamente non ho avuto modo di assaggiarli. Se qualcuno di voi ne conosce altri me lo faccia sapere nei commenti.. Sono curiosa!
Per concludere
Non ho appositamente voluto parlare dei luoghi da vedere, dei monumenti storici e dei musei perchè ritengo che possiate trovare ovunque questo tipo di informazioni e sarebbe banale riportarle come un elenco della spesa.
Ho preferito riportare gli aneddoti e le caratteristiche di questa città filtrate attraverso i miei occhi, perchè sono state queste unicità (molto più dei luoghi “MUST SEE” ad incuriosirmi, farmi apprezzare questo paese e lasciarmi addosso la voglia di tornare.
Dai un’occhiata qui se vuoi scoprire quali sono le altre città europee che mi porto nel cuore ❤️