Restaurare la vetroresina si è rivelato meno difficile del previsto. Noi siamo Gaia e Simone e negli ultimi due anni ci siamo cimentati nel restauro del nostro furgone volkswagen del 1979. Dopo aver ripristinato la lamiera completamente arrugginita ed averla protetta con fondo epossidico e vernice, siamo passati all’ultima fase ossia il restauro del tetto in vetroresina.
È la prima volta che ci approcciamo a questo materiale, oltre a riverniciare il tetto completamente abbiamo dei buchi da chiudere e quindi ricostruire, sempre con la vetroresina.
Essendo poco esperti, abbiamo acquistato un kit su amazon ed aiutandoci con del nastro di carta abbiamo fatto qualche prova. Contiua a leggere per scoprire nel dettaglio il procedimento che abbiamo seguito ed i materiali utilizzati.
Cos’è la vetroresina e come lavorarla
La vetroresina è un materiale composito leggero e robusto, composto principalmente da una matrice di resina polimerica rinforzata con fibre di vetro.
Questa combinazione offre un’elevata resistenza meccanica e durabilità, rendendola ideale per una vasta gamma di applicazioni, da componenti nautici e automobilistici fino a oggetti di uso quotidiano e strutture edilizie.
Lavorare la vetroresina richiede precisione e attenzione, ma con i giusti strumenti e tecniche può essere gestita efficacemente anche da chi non è un professionista del settore.
Il processo di base include la preparazione della forma o del modello su cui la vetroresina deve essere applicata, il taglio della fibra di vetro a misura, la miscelazione della resina con un indurente e l’applicazione della resina sulla fibra di vetro.
Dopo aver steso i strati necessari, la vetroresina deve essere lasciata indurire, un processo che può essere accelerato tramite l’uso di calore o lasciato avvenire a temperatura ambiente, a seconda del tipo di resina utilizzata.
Una buona ventilazione è cruciale durante il lavoro con la vetroresina, poiché i fumi rilasciati durante la manipolazione della resina possono essere nocivi.
È inoltre essenziale utilizzare indumenti protettivi, come guanti, maschere e occhiali, per proteggersi da irritazioni e lesioni.
Con la giusta preparazione e precauzioni, lavorare la vetroresina può diventare un’aggiunta utile al tuo set di abilità fai-da-te, permettendoti di creare o riparare una varietà di oggetti con un materiale estremamente versatile e resistente.
Proteggere la Carrozzeria
Prima di iniziare a lavorare sul tetto, è essenziale proteggere la recente verniciatura della carrozzeria per evitare danni prematuri. Per farlo, utilizziamo nastro adesivo e carta, coprendo delicatamente ogni parte appena verniciata. Questo passaggio è cruciale per mantenere l’integrità del nostro lavoro e garantire che la nuova vernice rimanga intatta durante le fasi successive del restauro.
Preparazione del Tetto
Esaminando il tetto del camper, ci siamo resi conto che presenta alcuni buchi e danni da riparare. Questi difetti sono il risultato di riparazioni precedenti non molto riuscite. Decidiamo di rimuovere le imperfezioni e preparare il tetto per il restauro. Utilizziamo carta e nastro per proteggere le grondaie dalla polvere, assicurandoci che nessun detrito entri nelle parti già sistemate.
Coibentazione e Rinforzo del Tetto
Prima di procedere con le riparazioni vere e proprie, ci siamo concentrati sulla coibentazione di una parte del tetto che mancava di isolamento termico. Abbiamo utilizzato del legno e del materiale isolante chiamato armaflex per garantire una buona coibentazione. Questo passaggio è fondamentale per migliorare l’efficienza termica del nostro camper, rendendolo più confortevole in tutte le stagioni.
Lavoro sulla Vetroresina
Successivamente, abbiamo lavorato sulla vetroresina per chiudere i buchi nel tetto. Abbiamo tagliato la vetroresina su misura, applicato l’induritore e preso tutte le precauzioni necessarie per proteggerci dai vapori e dall’odore sgradevole del materiale. La vetroresina è un materiale funzionale ma non molto piacevole da maneggiare, quindi la sicurezza è sempre al primo posto.
Verniciatura Finale
Dopo aver lasciato asciugare la vetroresina, siamo passati alla verniciatura finale del tetto. Abbiamo applicato due mani di fondo per ottenere una superficie uniforme, quindi carteggiato leggermente con carta abrasiva a grana 320 per una finitura liscia. Infine, abbiamo applicato due mani di vernice semi-opaca, in sintonia con lo stile generale del nostro camper. Questo processo ha richiesto tempo e pazienza, ma il risultato finale ne è valsa la pena.
Il Risultato Finale
Una volta completato il lavoro, abbiamo osservato il nostro camper da un altro punto di vista e siamo estremamente soddisfatti del risultato. Il tetto è ora riparato, isolato e verniciato, rendendo il nostro veicolo un mezzo completamente trasformato. La carrozzeria è quasi completa, anche se ci sono ancora alcuni dettagli da definire, come il colore del paraurti.
Il risultato è davvero fantastico e non vediamo l’ora di sentire i vostri suggerimenti nei commenti.
Ogni passo di questo restauro ci avvicina sempre di più alla realizzazione del nostro sogno, e siamo entusiasti di poter condividere questa avventura con voi. Continuate a seguirci per i prossimi aggiornamenti e grazie per il vostro continuo supporto!